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Wachet auf. Avvento e Natale del Signore nella Cantata BWV 140 di Bach
La cantata è un genere tipicamente barocco caratterizzato da una sequenza di arie, recitativi, corali e duetti che può avere tema sia profano, avvicinandosi così all’opera barocca, sia sacro, divenendo affine all’oratorio.
Bach, uomo di intensa spiritualità, fu generalmente autore di composizioni sacre ma per quanto riguarda il genere della cantata si dedicò a entrambe le tipologie, raggiungendo eccellenti risultati anche nelle cantate profane. Celebre è infatti la Cantata del Caffè (BWV 211). La cantata Wachet auf, ruft uns die Stimme(1) (BWV 140) è tra le più celebri cantate sacre di Bach. Composta nel 1731 a Lipsia è realizzata su un libretto di Picander, pseudonimo di Christian Friedrich Henrici, autore dei testi di molti capolavori bachiani, ispirato al Cantico dei Cantici, al profeta Isaia e ai Vangeli di Marco e Luca.
Quando i Preludi conquistarono l’indipendenza
Per Preludio si intende un qualunque brano musicale che serva da introduzione a una composizione più complessa, di tipo vocale o strumentale. Tale forma musicale, nata come preparazione (dei musicisti e dell’uditorio) all’esecuzione vera e propria, non ha mai avuto un carattere rigidamente definito ma la sua forma è sempre stata libera, priva di schemi fissi.
Nel corso della storia della musica c’è stato però chi ha voluto dare un carattere autonomo al Preludio trasformandolo da brano propedeutico in composizione vivente di vita propria. Il germe di questa novità va individuato nei 24 preludi e fuga del Clavicembalo ben temperato di J.S. Bach. In queste composizioni, i Preludi, anche se non ancora del tutto autonomi (ma seguiti dalle fughe), sono concepiti come “Studi” adatti al perfezionamento della tecnica dei musicisti. Leggi il resto di questa voce