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La grammatica della musica: scala e modo
Letteratura, arti figurative e musica hanno tutte un proprio codice che è possibile comprendere e, a volte, comparare. Una partitura, ad esempio, a cominciare dalla singola nota, ha lettere, parole, frasi, periodi, stili e generi al pari di un testo letterario.
Uno degli elementi del linguaggio musicale che più difficilmente trova corrispondenze nelle altre arti è la scala, termine col quale si intende una successione di suoni disposti secondo un preciso ordine all’interno di un’ottava, ovvero tra due suoni che hanno lo stesso nome (ad esempio Do-Do) ma dove il secondo ha frequenza doppia del primo.
Le origini delle scale risalgono al mondo antico: si hanno infatti testimonianze di esse in ambiente cinese, gaelico e greco. Leggi il resto di questa voce
Le origini della nostra musica: la Grecia antica
Tradizione vuole che l’arte europea nel suo complesso abbia avuto origine nell’antica Grecia, uno straordinario coacervo di complesse organizzazioni umane.
Per quanto riguarda la musica, pur mancando ovviamente le composizioni, sono arrivate fino a noi sia testimonianze di teoria musicale sia di quella che potremmo definire “filosofia della musica”.
Sotto il primo aspetto al mondo greco si deve l’antenato della scala moderna, il tetracordo. Questo è la successione ordinata di quattro suoni (quattro corde di uno strumento musicale) disposti nell’ambito di una quarta, in distanza di due toni e un semitono.
A seconda di come si alternavano questi intervalli si distingueva in modo Dorico, Frigio e Lidio e dall’unione di due tetracordi nasceva una successione di otto suoni, un’ottava.
I concetti di scala e di modo erano così fissati e sarebbero durati fino ai giorni nostri. Leggi il resto di questa voce