Tra Oriente e Occidente. La musica russa del Gruppo dei Cinque
La ricerca, o la riscoperta, di una propria identità nazionale passa certamente attraverso il recupero della tradizione. Se questo è per noi un assunto incontestabile così non doveva essere nella Russia della seconda metà del XIX secolo, dove ancora si avvertiva quella dipendenza dalla cultura europea che aveva caratterizzato gli ultimi tre quarti del secolo precedente con i regni di Pietro e Caterina. Leggi il resto di questa voce
La musica nei campi di concentramento. L’imperatore di Atlantide di Viktor Ullmann
Come può esserci libera produzione artistica, ovvero la massima espressione dello spirito dell’uomo, in contesti dis-umani e in-umani come quelli concentrazionari?
È questa la domanda che si pongono coloro i quali vengono a contatto con le opere composte dai reclusi nei ghetti e nei campi di concentramento nazisti e l’esempio più significativo è dato dalla musica composta o eseguita nel campo di Terezìn, una cittadella fortificata nei pressi di Praga nella quale furono rinchiusi artisti, aristocratici e ufficiali dell’esercito ebrei, che avrebbe destato troppo scalpore rinchiudere da subito nei campi di concentramento “regolari”. In questo campo, per ragioni di propaganda, fu consentita una vita artistica, e, nonostante il sovraffollamento, i lavori duri e le condizioni di vita difficili, numerosi musicisti si dedicarono all’arte con risultati straordinari. Compositori, direttori d’orchestra e di coro, musicisti solisti e orchestrali, cantanti di coro e solisti, in gran parte morti nelle camere a gas, diedero vita a una stagione estremamente feconda. Leggi il resto di questa voce
Musica e strumenti musicali nella Roma antica
I Romani furono in campo musicale grandi debitori delle civiltà che incontrarono durante la loro storia. Nei tempi più antichi essi accolsero infatti la musica etrusca, derivata molto probabilmente da quella fenicia ed egiziana, quella degli altri popoli italici e, soprattutto, quella greca.
Mentre però per i Greci la musica era una componente fondamentale dell’educazione morale e intellettuale dei cittadini, i Romani la utilizzarono in una mera funzione di accompagnamento nelle feste religiose, nei banchetti e nelle rappresentazioni teatrali. Leggi il resto di questa voce