Archivi categoria: Le frontiere del neomelodico

Gianni Celeste. Il giallo che avanza

Oggi si parla tanto di pericolo giallo e in effetti tale timore non è infondato. E non ci stiamo riferendo ovviamente all’invasione commerciale cinese ma all’inquietudine generata dal maglione di Gianni Celeste nel video de “L’infermiera di notte”. Leggi il resto di questa voce

Emiliana Cantone. Quando la danza fa male all’amore

Emiliana Cantone ha un desiderio: passare un po’ di tempo con il suo amato.

A lei interessa solo questo, non le importa il fatto di essere in pigiama e pantofole e neanche il fatto che in giro ci siano gli operai (diversamente non si spiega l’impalcatura). Insomma vuole solo un po’ di pace per parlare con il suo lui.

Ma tutto ciò non le è possibile. C’è infatti una coppia di psicopatici che balla nel palazzo senza fermarsi mai. Ballano per le scale, sul pianerottolo… nell’ascensore! Povera Emiliana! Non bastano i genitori sospettosi, i vicini impiccioni, i passanti… ci mancavano pure i due ballerini! Leggi il resto di questa voce

Pizza&globalizzazione

Forse l’abbiamo già detto: il neomelodico precorre i tempi ed è caratterizzato da una spiccata sensibilità ai cambiamenti sociali che trovano nelle canzoni una sede d’espressione privilegiata e puntuale.

Rispetto alle grandi città italiane più a Nord Napoli ha vissuto con un leggero ritardo il fenomeno dell’immigrazione di massa dall’estero o, comunque, solo di recente si è potuto assistere allo stanziamento di gruppi ben identificabili di immigrati in determinati luoghi della città. E se la convivenza con persone provenienti da nord Africa o medio oriente non ha mai suscitato particolari problemi sociali (in fondo cos’è Napoli se non una grande città del Mediterraneo) i massicci arrivi dall’est Europa e dalla Cina hanno per la prima volta fatto emergere in città un “problema immigrazione”.

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Te prego crireme. Il capolavoro.

Cari amici, questa volta parliamo di un vero capolavoro. Chiamarla canzone è riduttivo e parlare del video solo come uno sfondo di immagini alla musica è un’eresia. Questo è un vero film con i suoi attori, la sua colonna sonora, la sua scenografia. Tutto parla, racconta, niente è lasciato lì per caso.

Una canzone e un video che riassumono la vita dell’intera umanità. C’è tutto: l’amore, l’amicizia, l’odio, il rancore, il perdono. Leggi il resto di questa voce

Jessika: il mistero di una donna

Cari amici di alessioeisuoifratelli, mi ero riproposto di farvi gli auguri di buona Pasqua con un bell’articolo sui letti a ponte che, a quanto pare, costituiscono il 90% dell’arredamento delle case dei neomelodici e, a tal proposito, ero su youtube a cercare qualche video da inserire a dimostrazione di ciò. Ma, saltando da un video all’altro, da un cantante all’altro, mi sono imbattuto in un personaggio che non avevo mai visto.

Ora di sicuro penserete: ecco, questo vuole insegnare il neomelodico a noi e poi non conosce neanche… Jessika! Leggi il resto di questa voce

Il Piccolo grande Nardi

Quando si ascolta Piccolo Nardi non ci sono dubbi, si pensa solo ad una cosa e tutto quel che c’è intorno perde di importanza. La mente si isola e si concentra, tutto gira intorno ad una domanda: ma che dice?

Che dice? Bella domanda! Scovare qualche parola di senso compiuto tra i vocalismi e melismi del piccolo grande Nardi è un’impresa. Ed è un gran peccato. Questa star in erba, ormai grandicella, regala contenuti pieni di vitalità e di criminalità. Indimenticabile “Carcere minorile” in cui il nostro Piccolo scrive un’accorata lettera alla madre dalle pareti di una cella di Nisida. Leggi il resto di questa voce

Fenomenologia di Genny Fenny

Con quel capello un po’ così, quell’espressione un po’ così… e quella voce un po’ così… stonata arriva Genny Fenny. Espressione da duro, nome da ragazzina: cerca in questo modo di incarnare in sé due opposte tendenze, quella del macho e quella del romantico, a cui basta poco perchè gli si spezzi il cuore. Leggi il resto di questa voce