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Musica e strumenti musicali nella Roma antica

I Romani furono in campo musicale grandi debitori delle civiltà che incontrarono durante la loro storia. Nei tempi più antichi essi accolsero infatti la musica etrusca, derivata molto probabilmente da quella fenicia ed egiziana, quella degli altri popoli italici e, soprattutto, quella greca.

Mentre però per i Greci la musica era una componente fondamentale dell’educazione morale e intellettuale dei cittadini, i Romani la utilizzarono in una mera funzione di accompagnamento nelle feste religiose, nei  banchetti e nelle rappresentazioni teatrali. Leggi il resto di questa voce

Brevissima storia del teatro d’opera

Il teatro lirico, vecchio di quasi 400 anni, nasce da una polemica tra i polifonismi rinascimentali e i fautori del ritorno alla monodia, rappresentati dalla “Camerata de’ Bardi”. Lo scopo dei nobili fiorentini che ne facevano parte era quello di riportare ai fasti di un tempo lo stile drammatico degli antichi Greci. Lo sviluppo della tematica portò, in campo musicale, alla elaborazione di uno stile recitativo in grado di cadenzare la parlata corrente ed il canto. Da questi presupposti, con lo scopo di realizzare composizioni che permettessero di “recitar cantando” sarebbe poi nato il melodramma e dunque il teatro d’opera. Leggi il resto di questa voce

I cibi sulla tavola dei Romani

L’insieme delle fonti letterarie e archeologiche permette di ricostruire le caratteristiche dei pasti consumati dai Romani in età Repubblicana, prima cioè che le grandi conquiste permettessero l’arrivo di cibi nuovi provenienti dall’estero.

La mattina era consumata una colazione a base di pane e formaggio preceduta da un bicchiere d’acqua (jentaculum) mentre a mezzogiorno si mangiava pane, carne fredda, frutta e si beveva vino.

Il pasto principale era la coena che iniziava nel pomeriggio e che, per le famiglie nobili, poteva terminare anche all’alba. Essa era preparata nei triclinia, così chiamati perché ammobiliati con tre divani sui quali sedevano tre commensali, generalmente uomini adulti.

Durante la consumazione degli antipasti e della cosiddetta gustatio veniva bevuto il vino mielato (mulsum). Seguivano poi le primae e le secundae mensae, costituite rispettivamente da sette portate e da stuzzichini piccanti, per stimolare la sete[1]. Leggi il resto di questa voce

Le caratteristiche dell’alimentazione dei Romani

Fatta eccezione per alcuni casi particolari, l’alimentazione dei Romani era, generalmente, piuttosto equilibrata. Essa infatti poteva godere di tutti i benefici propri della dieta mediterranea in cui l’energia complessiva è fornita principalmente dai cereali (più del sessanta per cento) mentre solo una bassa percentuale di essa proviene dai lipidi, ovvero dai grassi (meno del trenta per cento), al cui totale contribuisce l’olio d’oliva. Tale dieta ha quindi il pregio di essere povera in grassi acidi saturi. Inoltre la corretta assunzione di fibre dietetiche fornite dall’alto consumo di vegetali e frutta permette di ottimizzare le funzioni digestive e migliorare l’assimilazione delle sostanze nutritive[1]. Leggi il resto di questa voce

Le origini della nostra musica: la Grecia antica

Tradizione vuole che l’arte europea nel suo complesso abbia avuto origine nell’antica Grecia, uno straordinario coacervo di complesse organizzazioni umane.
Per quanto riguarda la musica, pur mancando ovviamente le composizioni, sono arrivate fino a noi sia testimonianze di teoria musicale sia di quella che potremmo definire “filosofia della musica”.
Sotto il primo aspetto al mondo greco si deve l’antenato della scala moderna, il tetracordo. Questo è la successione ordinata di quattro suoni (quattro corde di uno strumento musicale) disposti nell’ambito di una quarta, in distanza di due toni e un semitono.
A seconda di come si alternavano questi intervalli si distingueva in modo DoricoFrigio e Lidio e dall’unione di due tetracordi nasceva una successione di otto suoni, un’ottava.
I concetti di scala e di modo erano così fissati e sarebbero durati fino ai giorni nostri. Leggi il resto di questa voce

Le fonti letterarie relative all’alimentazione dei Romani

Le fonti relative agli alimenti comunemente consumati a Roma fin dai primi secoli della sua storia sono contenute in numerose opere letterarie appartenenti anche a generi letterari molto diversi tra loro. Sono infatti individuabili notizie utili in scritti storici, agronomici, enciclopedici, poetici, satirici, medici, ecc.

Il problema che nasce dall’analisi di queste opere è dovuto al fatto che la gran parte di esse fu realizzato in periodo imperiale. È evidente, infatti, come la distanza cronologica possa incidere sull’attendibilità di tali notizie. Leggi il resto di questa voce